Minori: Riatti (Unicef), “affido familiare è soluzione migliore per inclusione sociale di minori migranti e rifugiati”

“L’impegno di Unicef in Italia, alla luce delle esigenze di oggi, si concentra soprattutto sui ragazzi migranti e rifugiati”: è quanto affermato da Anna Riatti, coordinatrice Unicef per il programma sui minorenni migranti e rifugiati in Italia, intervenuta all’iniziativa “Ragazzi al centro”, meeting nazionale organizzato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza che si sta svolgendo a Roma. Riatti ha presentato U-Report, “un progetto di Unicef in 40 Paesi con 6 milioni di ragazzi e ragazze reporter che partecipano alla piattaforma. È una piattaforma digitale: i ragazzi e le ragazze si parlano tra loro e con noi usando i social media (in alcuni Paesi, anche telefono ed sms). Ascoltiamo bisogni e paure di questi ragazzi”. Rispetto all’attuazione del progetto in Italia, Riatti ha raccontato di “un sondaggio lanciato insieme con l’Autorità garante sulla conoscenza della Convenzione per i diritti dei ragazzi e degli adolescenti. Abbiamo scoperto che molti ragazzi migranti e rifugiati conoscono poco i contenuti della Convenzione e dunque i propri diritti. Molti vorrebbero vivere in famiglia, un diritto sancito dalla Convenzione. Per questo, il nostro impegno è supportare forme di accoglienza diverse da quelle dei centri di accoglienza. Portiamo avanti il discorso dell’affido familiare – ha concluso – per una maggiore inclusione sociale”.

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