Migrazioni: Save the Children, “dal 2014 ad oggi 1.200 bambini ed adolescenti migranti hanno perso la vita durante il viaggio”

Tra il 2014 e il 2018 sono stati registrati oltre 1.200 decessi di minori migranti, numero che probabilmente è sottostimato, su un totale di 29.203 di migranti che hanno perso la loro vita nello stesso periodo in tutto il mondo. Lo afferma Save the Children nel giorno in cui è stato approvato il Global Compact, accordo per la protezione dei minori migranti. Save the Children ritiene la sottoscrizione da parte di 164 leader mondiali, riuniti oggi a Marrakech per la conferenza intergovernativa delle Nazioni Unite, un’opportunità storica. Milioni di minori, infatti, sono costretti a migrare per fuggire da povertà estrema, violenze, violazioni dei diritti umani o disastri naturali, esposti al rischio di sfruttamento, abuso, tratta, detenzione, deportazione o, addirittura, al rischio di perdere la propria vita. “Mai come oggi – afferma Raffaella Milano, direttore programmi Italia-Europa di Save the Children – riteniamo necessario un rafforzamento della cooperazione tra Paesi per garantire una efficace ed umana gestione dei fenomeni migratori, in particolare per quanto riguarda le categorie più vulnerabili, inclusi i minori, in particolare se separati dalle proprie famiglie o non accompagnati. È un momento cruciale per l’Italia, Paese di transito e destinazione dei flussi migratori verso l’Europa, per avere un ruolo importante nella condivisione di responsabilità a livello globale per perseguire soluzioni umane ed efficaci. Il Governo italiano non può rimanere sulla soglia, mentre la comunità internazionale decide di cooperare. Questo è il momento di agire e per questo confidiamo sul senso di responsabilità del Parlamento”.

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