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Diritti umani: Pax Christi, stop a conflitti, disarmo nucleare, garanzie in attività estrattive, sostegno attivisti, Agenda 2030

Porre fine a violenza e conflitti violenti per fermare le violazioni dei diritti umani. Eliminare le armi nucleari. Richiedere garanzie nelle attività estrattive. Sostenere la società civile nel suo impegno per la nonviolenza e i diritti umani. Promuovere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg). Sono le richieste avanzate da Pax Christi International in occasione del 70° della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo che ricorre oggi. Un anniversario che, secondo l’organizzazione, è “momento cruciale per esaminare le sfide odierne” di fronte agli attacchi sempre più frequenti subiti dai difensori di questi diritti e allo “spazio sempre più ristretto in cui svolgono il proprio lavoro”. Stop a violenze e conflitti: da Bruxelles, Pax Christi sottolinea che negli ultimi anni Siria, Iraq, Yemen, Sudan, Congo, Filippine e Messico “sono stati testimoni di violazioni dei diritti umani su larga scala e violazioni del diritto internazionale umanitario e penale”. Azioni particolarmente devastanti “su gruppi vulnerabili come donne, bambini e disabili”. Particolare attenzione “deve essere riservata al conflitto israelo-palestinese ” che dura da oltre 70 anni.
I diritti umani sono “strettamente interconnessi con il disarmo nucleare”, prosegue l’organizzazione ricordando che il relativo trattato ha attualmente 69 firmatari e 19 Stati parte. Una volta che 50 nazioni lo avranno ratificato o aderito, entrerà in vigore: “fondamentale che gli Stati membri delle Nazioni unite procedano rapidamente alla firma e alla ratifica”. A livello globale, i diritti umani di molte persone sono violati quotidianamente dalle attività di società che sfruttano risorse naturali, tra cui petrolio, gas, oro, argento. La comunità internazionale dovrebbe sostenere con forza legislazione e politiche per assicurare che i governi e le società estrattive siano trasparenti e responsabili. E ancora: nel solo 2017 sono stati uccisi oltre 300 difensori dei diritti umani in 27 paesi, il doppio rispetto al 2015. Per questo Pax Christi chiede alla comunità internazionale di intensificare il proprio sostegno finanziario e politico agli attivisti e alle organizzazioni. “L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile – conclude Pax Christi – è saldamente radicata nell’avanzamento dei diritti umani”. Di qui l’esortazione ad “
assicurare ed aumentare risorse e azioni” per sostenerli. 

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