Diritti umani: Noury (Amnesty), “preoccupati per il destino dei minori migranti. Decreto produrrà maggiore insicurezza”

“C’è un aspetto del Decreto sicurezza che ci preoccupa molto ed è il destino dei minori migranti non accompagnati. Tanti arrivano dal mare ma tornano anche da altri Paesi come la Francia e la Svizzera. Al compimento del 18° anno il loro destino rischia di essere la strada, l’invisibilità, l’ingresso nella piccola criminalità. Dubito che si riesca ad avere la sicurezza della maggioranza rendendo insicura la vita della minoranza”. Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty international, commenta al Sir gli effetti del Decreto sicurezza e immigrazione sui minori stranieri non accompagnati (Msna), durante la presentazione, oggi a Roma, del rapporto annuale su “La situazione dei diritti umani nel mondo. Il 2018 e le prospettive per il 2019”. “E’ un decreto che, in nome di una percezione della sicurezza toglie diritti ai migranti, togliendo opportunità di accoglienza e integrazione, lasciando in strada persone. Il tempo ci dirà se dovremo chiamarlo decreto sicurezza o piuttosto decreto insicurezza”, precisa Noury. Il rapporto critica apertamente la “gestione repressiva del fenomeno migratorio in Italia”, compresi “gli accordi con la Libia, la criminalizzazione delle Ong e la chiusura dei porti”. “E’ di oggi la notizia dell’ulteriore sgombero a Roma – aggiunge -. C’è un problema di diritto all’abitazione che riguarda nella capitale italiani e non. Questi gesti senza soluzioni di lungo periodo costringono le persone a spostarsi qualche metro più avanti in attesa dell’ennesimo sgombero”.

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