Diritti umani: Mattarella, “la loro promozione nel mondo è non solo un imperativo etico e morale”

“Una scelta irrevocabile di civiltà per il genere umano, punto di riferimento per l’intera comunità internazionale”. È la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, di cui ricorre il 70° anniversario, nelle parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Il riconoscimento a livello globale che tutti gli esseri umani nascono liberi e godono di inalienabili e uguali diritti rappresenta oggi un principio che precede gli stessi ordinamenti statali. Il rispetto della dignità della persona – spiega Mattarella in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani – non è, infatti, dovere esclusivo degli Stati, bensì un obbligo che interpella la coscienza di ciascuno. Tutti sono chiamati a darne quotidiana e concreta testimonianza”. Purtroppo, prosegue il presidente, “sono ancora diffusi in tutto il mondo gli abusi, le violenze e le discriminazioni che affliggono individui e intere comunità, spesso colpendo i più vulnerabili. È quindi necessario che la comunità internazionale intensifichi gli sforzi in tutte le direzioni per promuovere un’efficace protezione delle libertà fondamentali, nel rispetto dei principi di universalità, indivisibilità e interdipendenza dei diritti umani”. “L’Italia continuerà a impegnarsi a tale riguardo, soprattutto nelle sue funzioni di membro, a partire da gennaio 2019, del Consiglio dei Diritti umani delle Nazioni Unite. Con questo mandato – conclude Mattarella – assumiamo una grande responsabilità: la promozione dei diritti umani nel mondo costituisce non solo un imperativo etico e morale, ma è uno strumento necessario per prevenire i conflitti, costruire società stabili e inclusive e, quindi, promuovere in modo sostenibile la pace, la sicurezza e lo sviluppo”.

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