Diritti umani: Chiesa argentina, “il traffico di esseri umani continua a essere un crimine vergognoso”

Nella giornata in cui viene ricordato il settantesimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la Chiesa argentina interviene con un comunicato dell’Equipe contro la tratta della Commissione nazionale giustizia e pace della Conferenza episcopale argentina. “A settant’anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani – si legge nella nota -, non possiamo non riconoscere il passo in avanti che ha rappresentato verso una maggiore consapevolezza dell’importanza dei diritti fondamentali. Ciò è espresso dal successivo sviluppo del sistema internazionale dei diritti umani, nonché dall’effettivo rispetto degli stessi, che è evidente in diverse nazioni, campi e gradi”.
Tuttavia, la Commissione ecclesiale fa presente che il rispetto dei diritti è in molti casi una sfida che ci sta di fronte: “Guerre, conflitti violenti, carestie, povertà, criminalità, nuove schiavitù e ogni genere di ingiustizie condannano ancora oggi buona parte dell’umanità a vivere in condizioni che calpestano la dignità delle persone, di fronte all’indifferenza o alla complicità di molti altri – individui e gruppi -, specialmente di coloro che detengono il potere sociale e politico”.
Tra le violazioni di diritti umani, il comunicato ricorda la tratta di persone: “Sono passati settant’anni e il traffico di esseri umani resta un crimine vergognoso per l’umanità e per noi, in Argentina. Abbiamo bisogno di una riaffermazione permanente della Dichiarazione universale dei diritti umani e, in particolare, un fermo impegno di tutti per la promozione dei diritti che essa riconosce e consacra”.

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