Cop24: mons. Skworc (arcivescovo Katowice), “nella Laudato si’ le parole del Papa come quelle di un profeta nel deserto”

“Le parole di Papa Francesco nella Laudato si’ sono come la voce di un profeta nel deserto del mondo d’oggi”. Lo ha detto l’arcivescovo di Katowice, mons. Wiktor Skworc, nell’omelia della messa che ha celebrato ieri per i partecipanti alla conferenza sul clima Cop24, in corso in Polonia dal 3 al 14 dicembre. Il presule ha chiesto ai fedeli di “pregare in particolare per coloro che sono i nostri sostenitori nelle cose di Dio e degli uomini, per quelli che abbiano a cuore l’evangelizzazione del mondo, e per coloro che tengano al bene della nostra casa comune”. Lo stesso arcivescovo durante la liturgia ecumenica aveva affermato con forza: “Noi cristiani e tutti gli uomini di buona volontà preghiamo affinché il creato possa essere preservato, e preghiamo per l’uomo, non essendo tuttavia mossi da motivazioni egoistiche, dalla paura dell’autodistruzione dell’umanità”. Nella giornata di ieri, inoltre, gli aderenti alle organizzazioni cattoliche, che partecipano alla conferenza climatica, hanno incontrato l’Osservatore della Santa Sede presso le Nazioni Unite, mons. Bernadito Auza. Il diplomatico vaticano ha osservato che l’avverbio “più” sia stata la parola più usata durante la conferenza cui i partecipanti chiedono “un impegno maggiore a favore del clima, più azioni e ambizioni maggiori”. “Anch’io voglio usare quella parola per dire che bisogna essere più impegnati nella vita spirituale affinché essa porti frutti sotto forma di una ‘conversione ecologica’”, ha affermato il presule.

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