Aborto: card. Parolin, “impegno per proteggere ogni fase della vita, da inizio alla fine”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Il diritto alla vita domanda un impegno in grado di proteggere le persone in tutte le fasi dell’esistenza, anche a fronte del dibattito legato all’inizio e alla fine della vita, su cui pesa la ricerca scientifica, sempre più distante dall’idea di connettersi con la dimensione etico-morale”. Lo ha affermato il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, nella relazione preparata per la Conferenza internazionale “I diritti umani nel mondo contemporaneo: conquiste, omissioni, negazioni” organizzata dal Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e dalla Pontificia Università Gregoriana, in occasione del 70° anniversario della Dichiarazione Universale e del 25° anniversario della Dichiarazione di Vienna e Programma d’Azione.
Nell’intervento, letto in aula, il card. Parolin ha ricordato che “il Comitato dei diritti dell’uomo, chiamato ad interpretare il diritto alla vita previsto dal Patto internazionale sui diritti civili e politici, ha fatto rientrare in esso il ricorso all’aborto e alle pratiche di eutanasia”. Si tratta, ha denunciato, di “una patente di liceità” che da una parte costituisce “un pericoloso precedente” e dall’altro “indebolisce di fatto il sistema di promozione dei diritti, affermando la prevalenza tecnica e giuridica sulla dimensione dei valori”.

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