Papa Francesco: a partecipanti conferenza su “droghe e dipendenze”, “è dovere dei governi affrontare questa lotta contro i trafficanti di morte”

“Tutti siamo chiamati a contrastare la produzione, l’elaborazione e la distribuzione della droga nel mondo. È dovere e compito dei governi affrontare con coraggio questa lotta contro i trafficanti di morte”. Lo ha detto Papa Francesco incontrando stamani in udienza, in Vaticano, i partecipanti alla conferenza internazionale sul tema “Droga e dipendenze: un ostacolo allo sviluppo umano integrale”, promossa dal Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, che si conclude oggi. Rivolgendosi all’“intera comunità”, il pontefice ha ribadito che “è interpellata dalle attuali dinamiche socio-culturali e dalle forme patologiche derivate da un clima culturale secolarizzato, segnato dal capitalismo di consumo, dall’autosufficienza, dalla perdita dei valori, dal vuoto esistenziale, dalla precarietà dei legami e delle relazioni”. “La droga – ha affermato il Papa – è una ferita nella nostra società, che intrappola molte persone nelle sue reti. Sono vittime che hanno perso la loro libertà in cambio di questa schiavitù, di una dipendenza che possiamo definire chimica”. Ricordando che “l’uso della droga causa gravissimi danni alla salute, alla vita umana e alla società”, Francesco ha poi evidenziato che “un ambito sempre più rischioso si sta rivelando lo spazio virtuale: in alcuni siti di Internet, i giovani, e non solo, vengono adescati e trascinati in una schiavitù dalla quale è difficile liberarsi e che conduce alla perdita del senso della vita e a volte della vita stessa”. Il compito della Chiesa indicato dal Papa è quello di “alleviare, curare e guarire le tante sofferenze legate alle multiformi dipendenze presenti sulla scena umana”.

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