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Paesi Bassi: leader religiosi olandesi scrivono al primo ministro Rutte. “Impegno per risolvere la crisi yemenita”

Una lettera sottoscritta dai leader religiosi e rappresentanti di varie organizzazioni filosofiche dei Paesi Bassi è stata inviata al primo ministro Mark Rutte, per attirare l’attenzione sulla “situazione di cittadini innocenti in Yemen”, che vivono in condizioni “estremamente strazianti e pericolose per la vita”, a motivo della guerra in corso e della fame che ne è la conseguenza. “Dei 29 milioni di abitanti dello Yemen, 22 milioni di persone sono nel bisogno, tra loro 14 milioni sono in pericolo di vita per la mancanza di cibo”, si dice nella lettera che cita fonti delle Nazioni Unite che hanno definito quella yemenita “la più grande crisi alimentare prodotta dall’uomo”. La richiesta delle comunità di fede e filosofiche è che i Paesi Bassi si impegnino nella leadership per risolvere la crisi “con tutte le forze”. “Bisogna spezzare la sensazione di impotenza che minaccia di schiacciarci”, si legge nella lettera e l’appello al governo è che “inviti le parti in conflitto nello Yemen a concordare un cessate il fuoco il prima possibile”, che si cessi di “creare fame come arma di guerra” e che un “corridoio umanitario sicuro sia creato per la fornitura di cibo e medicine alla popolazione yemenita”, come per altro previsto dalla risoluzione delle Nazioni Unite 2417 (2018). Tra i numerosi firmatari della lettera, il presidente della Conferenza episcopale olandese, mons. Hans Van den Hende, il presidente del Consiglio delle Chiese cristiane, Dirk Gudde, la Comunità ebraica, diverse comunità musulmane, l’Unione buddista, il Consiglio indù e l’Associazione umanista.

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