Yemen: Relano (Unicef), “a Hudaydah 60.000 bambini non vanno a scuola a causa dei combattimenti”

“Più di 60.000 ragazzi e ragazze non vanno a scuola a causa dei combattimenti all’interno e attorno al porto di Hudaydah in Yemen. La violenza ha costretto a chiudere più di un terzo di tutte le scuole nella zona, 15 si trovano nell’area dei combattimenti e altre sono state gravemente danneggiate o utilizzate come rifugi per le famiglie sfollate. Le scuole che lavorano su doppi turni hanno dovuto ridurre a poche ore di lezione al mattino”. Questa la drammatica testimonianza di Meritxell Relano, rappresentante Unicef in Yemen. Nelle aree più duramente colpite di Hudaydah, solo 1 studente su 3 può continuare il suo percorso di studi e meno di un quarto di tutti gli insegnati sono presenti nelle scuole. La maggior parte del personale scolastico in Yemen non viene pagato da circa due anni e molti sono stati costretti a fuggire a causa delle violenze o a trovare altre opportunità per sopravvivere. “Nonostante le avversità che affrontano – afferma la rappresentante dell’Unicef – tanti insegnanti in Yemen continuano a dare un’istruzione ai bambini in qualsiasi modo possano. Il loro impegno a tenere i bambini a scuola è a dir poco eroico”.
Per offrire cure e proteggere milioni di bambini malnutriti nello Yemen e in altre emergenze, Unicef ha attivato, fino a domenica 2 dicembre, una raccolta fondi attraverso il numero solidale 45525, con il quale è possibile donare 2 euro con un sms, e 5 o 10 euro attraverso chiamate da rete fissa.

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