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Primo Mazzolari: card. Parolin all’Unesco, per il sacerdote cremonese la pace nasce dall’“impegno a vivere la storia con amore”

Don Primo Mazzolari, secondo da destra, cappellano militare in alta valle dell'Isonzo nel 1919

“Don Primo Mazzolari fu un vero costruttore di pace. I suoi insegnamenti ci ricordano che la pace è un bene che deve essere chiesto per tutti, anche per coloro che non lo meritano, che è frutto dell’impegno di tutti gli uomini di buona volontà”, “che non può essere imposta ma offerta”.
È il Segretario di Stato card. Pietro Parolin, a indicare lo spessore di questa figura aprendo a Parigi, presso l’Unesco, il congresso internazionale su “il messaggio e l’azione per la pace di don Primo Mazzolari”. Parolin ha ricordato come lo stesso Papa Francesco ne abbia visitato la tomba a Bozzolo il 20 giugno 2017, “per commemorare questa straordinaria figura di sacerdote e profeta”. Dei suoi scritti Parolin ha detto sono “una miniera alla quale possono aspirare ricercatori, intellettuali e uomini di buona volontà”. Dall’esperienza di don Primo il cardinale ha ricavato “tre lezioni di vita”: “La pace nasce da un dialogo tra gli uomini”, quando “i cuori e gli arsenali sono disarmati”. La seconda: “la pace nasce dal fatto che l’educazione non è e non dovrebbe mai essere vista in modo puramente utilitaristico”, ma come “trasmissione di saggezza”, “apprendimento del significato della vita”. E la terza lezione: “la pace nasce dall’impegno di tutti a vivere la storia con amore” con un “impegno concreto, personale”. “Siamo convinti che”, le ultime parole del cardinale, “come ha sostenuto don Mazzolari, la pace deve rimanere la costante ostinazione dell’uomo. In ogni momento e per tutte le persone”.

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