Televisione: “I Grandi Papi” sul Nove. Mons. Viganò, “un’opera titanica”

“È un’opera titanica questa serie dedicata ai pontefici Giovanni XXIII, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. La struttura narrativa si è basata sulla combinazione di preziosi materiali di archivio, interviste a storici e studiosi ma anche testimonianze pop, divulgative, come quella di Carlo Verdone, Lino Banfi, Giorgio Pasotti o Claudio Baglioni. Il tutto con riprese in 4K”. Così mons. Dario E. Viganò, assessore del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, presentando oggi a Roma (Palazzo del Laterano) la serie di documentari “I Grandi Papi”, in onda sul Nove dal 13 dicembre, per quattro settimane. “Cosa hanno in comune questi Pontefici?”, ha proseguito mons. Viganò: “Tutti sono accomunati dal fatto di aver avviato un cambiamento, un processo. Giovanni XXIII ha avviato il cambiamento della Chiesa, con il Concilio Vaticano II. Di più, ha avviato anche il metodo di lavoro del Concilio (la commissione preparatoria passò dal Santo Uffizio alla Segreteria di Stato). Giovanni Paolo II, il primo Papa non italiano dopo molto tempo, ha promosso il processo, lento ma inesorabile di riconfigurazione della geopolitica europea”. Ancora, ha proseguito mons. Viganò, “Benedetto è il primo dopo secoli a lasciare il ministero; il primo ad aver affrontato con il garbo del suo carattere ma con grande tenacia il problema della pedofilia; e il primo che avvia la riforma della Curia romana, scegliendo un non diplomatico come Segretario di Stato. Fu un vero rivoluzionario”. Infine Francesco, ha concluso mons. Viganò: “Il primo Pontefice gesuita, argentino e con il nome di san Francesco di Assisi, che diventa un documento programmatico. San Francesco era l’uomo del dialogo, del dialogo con l’Islam, l’uomo della pace e l’uomo cui il crocifisso dice ‘Francesco, va’ e ripara la mia casa”.

(Sergio Perugini)

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