Salute mentale: Toro (psicoterapeuta), per felicità “limitare web e creare silenzio”. Di Noto (Meter), “Chiesa sia presente su web dando risposte e speranza”

Tra le cose che ci rendono infelici ci sono il phubbing (dall’inglese phone e snubbing – snobbare – indica il comportamento di ignorare l’altro per controllare il telefono) e l’abitudine a esaminare ciò che di noi è presentabile, per scegliere cosa consegnare agli altri. Lo sostiene la psicoterapeuta Maria Beatrice Toro. Al convegno “Chiesa italiana e salute mentale 2. Futuro e benessere della mente” in corso alla Pontificia Università Lateranense, Toro avverte: “Limitare il multitasking è necessario. Limitare, poi, phubbing e altre amenità relazionali, dedicandoci a creare un ‘silenzio abitabile’ è possibile e fondamentale per essere felici. Ascoltare restituisce umanità, accettazione e compassione, elementi costitutivi della felicità”. “L’abuso del web – conferma don Fortunato Di Noto, presidente di Meter – rende infelici e la dipendenza ha conseguenze che si propagano come un’onda in ogni ambito della vita, dalle interazioni sociali alla salute mentale”. A rischio sono soprattutto “i piccoli, i deboli e i vulnerabili” spesso vittime di pedofilia, pedopornografia, sexting, fake news, cyberbullismo e grooming. Di Noto richiama l’impegno dell’associazione da lui fondata e presieduta e gli enormi numeri delle piccole vittime. Di fronte al “rischio di una deriva esistenziale profonda”, conclude, ecco “l’urgenza di una azione pastorale digitale. La Chiesa deve essere presente in questi mondi, dare risposte e speranza”.

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