Salute mentale: Grillo (ministro), “vera emergenza futuro”. Servono “cambiamento culturale, cure appropriate, risposte umanizzate”

La salute mentale “rappresenta uno dei fattori principali che concorrono alla determinazione della salute e del benessere generale della popolazione” e sarà la vera emergenza del futuro. Per questo sono necessarie cure appropriate e tempestive. Lo scrive il ministro della Salute Giulia Grillo, nel messaggio inviato al convegno nazionale “Chiesa italiana e salute mentale 2. Futuro e benessere della mente”, che si è aperto questa mattina alla Pontificia Università Lateranense per iniziativa dell’Ufficio nazionale Cei per la pastorale della salute e del Tavolo nazionale sulla salute mentale costituito presso la Cei, in collaborazione con Aippc e Ipp.  La salute mentale rappresenta “un capitolo importante” del sistema sanitario, afferma il ministro, e “sarà la vera emergenza del futuro”. “Non è possibile, quindi, lasciare il peso di questa responsabilità solamente ai servizi psichiatrici e ai loro operatori. È necessario – avverte Grillo – coordinare gli sforzi a livello istituzionale e sociale per offrire appropriatezza tempestività ed equità nell’accesso alle cure e per assicurare una risposta completa e umanizzata”. E questo significa “garantire la dignità e soprattutto la presa in carico globale del paziente” evitando isolamento e sensazione di abbandono. Ogni paziente deve essere “interpretato nella sua unicità complessità e soggettività”. Per il ministro, ricoveri, farmaci e psicoterapie non bastano per ottenere l’integrazione sociale “senza la quale non può esistere guarigione o comunque un miglioramento delle condizioni di vita del paziente”. Per questo, conclude, “ritengo sia necessario un cambiamento culturale per accettare la malattia mentale come possibilità esistenziale delle persone apprezzando la diversità che rende unico ogni individuo”.
Malati mentali in aumento, malati cronici, abuso di droghe e alcol, povertà che colpisce 5 milioni di italiani, cittadini sempre più anziani. Per il presidente Commissione sanità del Senato, Pierpaolo Sileri, “non basta curare le patologie, ma bisogna andare alla radice: combattere la povertà, proteggere la famiglia, investire sul territorio”.

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