Violenza su donne: Terre des hommes e ScuolaZoo, “per la Generazione Z ciò che è virtuale è reale”

“Per la Generazione Z ciò che è virtuale è reale: sono molestie e forme di violenza a tutti gli effetti anche quelle che avvengono online”. Il 91,4% ritiene che vedere immagini “provocanti” di loro stessi circolare online o su Whatsapp di amici è grave quanto subire una violenza fisica. E’ quanto emerge dall’indagine realizzata in Italia da ScuolaZoo, la community online di studenti più grande d’Italia, e Terre des Hommes riguardo a violenza, stereotipi di genere, bullismo, cyber-bullismo e sexting.  La Generazione Z (ossia i giovani nati dopo i Millennials) si ritiene perfettamente consapevole dei rischi della rete. Il il 70% degli intervistati si dice infastidito da commenti volgari online sul proprio corpo, di questi il 71,8% è una ragazza, di cui il 52,2% ha una età compresa fra i 16 e i 18 anni. La rete apre le porte anche ai fenomeni del bullismo e al cyberbullismo, fa specie che, fra gli intervistati il 32% dichiari di esserne stato vittima e di questi 2/3 sono ragazze.  Se si può dire che ragazzi e ragazze sono d’accordo sul fatto che la peggior forma di discriminazione sia il rischio di molestia sessuale a cui sono esposte le donne (lo crede l’82,9% dei ragazzi e l’82,4% delle ragazze), non si può dire che siano allineati sulla classificazione* delle azioni da considerarsi come molestie. La differenza della percezione la fa il genere: per il 60,45% dei ragazzi si parla di molestia solo quando si è davanti a un vero e proprio tentativo di violenza; per le ragazze, invece, si parla di molestia già quando avviene un contatto fisico invadente e non desiderato (69,81%). Ancora nel 2018 il 45,2% dei giovani italiani ritiene che quello che succede all’interno di una coppia sia sempre un fatto privato e che nessuno abbia il diritto di intromettersi. Di questo 45,2% il 56,5% sono ragazze. Ancora solida è anche la percezione che la violenza familiare sia un fatto che si manifesta solo in condizioni economiche svantaggiate: lo pensa ancora il 37% dei ragazzi intervistati, più di un terzo del totale. La ricerca ha rilevato che il 92,93% delle ragazze e il 79,20% dei ragazzi intervistati è propenso impegnarsi in prima persona per combattere la violenza di genere. Per questo nascerà il Network InDifesa, un progetto che coinvolgerà migliaia di ragazzi in tutta Italia attraverso una rete di web radio scolastiche e giovani ambasciatori.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy