Manovra: Conte, in caso di procedura d’infrazione “chiederemo tempi di attuazione molto distesi”

foto SIR/Marco Calvarese

“Nel caso in cui l’Ecofin dovesse decidere di aderire alla raccomandazione della Commissione Ue chiederemo tempi di attuazione molto distesi. Questo spazio temporale ci tornerà utile a consentire alla manovra economica di produrre i suoi effetti sulla crescita e grazie a questo di ridurre il debito pubblico”. Così il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, a Montecitorio per l’informativa urgente sulle valutazioni della Commissione europea in relazione alla manovra di bilancio per il 2019. Nel suo intervento, il premier ha ricordato che “l’opinione espressa dalla Commissione Ue il 21 novembre dev’essere sottoposta per una discussione e un esame alla riunione del comitato economico e finanziario (Ecofin) che formula un parere entro 2 settimane”. Conte ha percorso tutti i passi previsti dalla procedura d’infrazione e ha spiegato che “la prima opportunità offerta per intervenire nella procedura è quella relativa alla controdeduzioni che il governo potrà formulare a beneficio dell’Ecofin in merito alla raccomandazione della Commissione”. “Ci riserviamo di predisporre una replica ben articolata ed esaustiva – ha anticipato – allo scopo di illustrare i programmi e le misure che il Governo ha adottato e che ha intenzione di adottare”.
Nell’interlocuzione a livello europeo, ha garantito il premier “ribadiremo e puntualizzeremo gli effetti della manovra sulla crescita”. “Miriamo all’accelerazione degli investimenti e – ha proseguito – alla possibile rimodulazione di alcuni interventi previsti dalla Legge di bilancio se dal confronto parlamentare dovessero emergere indicazioni che possano accrescere gli effetti positivi delle misure da noi proposte sulla crescita senza ovviamente alterarne ratio e contenuti”. Conte ha poi parlato dei decreti ormai pronti per gli investimenti: da un lato “circa 36 miliardi del Fondo degli investimento e lo sviluppo infrastrutturale del Paese” mentre “sono sufficienti poco più di 900 milioni per garantire dalle nostre previsioni la messa in opera di infrastrutture del valore di quasi 2 miliardi di euro”. “L’effetto sull’economia di questi interventi sarebbe immediato”, ha assicurato, spiegando che “tra gli interventi che assumono una priorità assoluta sono quelli contro il dissesto idrogeologico” per i quali “le spese dovranno essere considerate nel quadro delle regole di flessibilità già previste dalla normativa europea”.

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