Diocesi: mons. Semeraro (Albano), “il seminario è un tempo per mettere in gioco i desideri e confrontarli con la storia di Gesù”

La vocazione “da parte di Dio, è l’offerta di un’amicizia; da parte di ciascuno di noi è un dispiegarsi della libertà”. Lo scrive il vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro, nel messaggio diffuso per la Giornata diocesana per il Seminario, in programma domenica 25 novembre nella solennità di Cristo Re. In sintonia con il Sinodo dei vescovi da poco concluso, Semeraro sottolinea come nella vocazione ci sia una chiamata all’amicizia con Dio, in cui le scelte dell’uomo cercano di rispondere a un progetto divino di amore. Sono nove i giovani che attualmente si preparano a diventare sacerdoti nel Seminario di Albano, più un diacono che fa servizio in una parrocchia. “Ciò che tiene insieme le loro diversità è la fede cristiana, il discepolato di Gesù e la voglia di scoprire in sé qualcosa che domani possa fiorire e fruttificare sì da essere felici loro e rendere felici gli altri”. “Più che un luogo – sottolinea mons. Semeraro – il seminario è questo tempo nel quale un giovane mette in gioco i suoi desideri confrontandoli con la storia di Gesù: quella da lui vissuta durante la storia terrena e quella che Cristo risorto vive da duemila anni nella sua comunità, che è la Chiesa”. Il vescovo di Albano affida poi i seminaristi alle preghiere dei fedeli della diocesi, a cui chiede di sostenerne economicamente la formazione. Ai sacerdoti domanda di impegnarsi nella ricerca di vocazioni sacerdotali: “È un testimportante – conclude – per la nostra paternità spirituale”.

 

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