Repubblica democratica Congo: Msf apre un centro a Beni, epicentro della peggiore epidemia di Ebola della storia

L’epidemia di Ebola in Repubblica democratica del Congo non si ferma. Nelle ultime settimane ci sono stati molti nuovi casi a Butembo, polo commerciale regionale a un passo dal confine con l’Uganda. In soli tre mesi da quando è stata dichiarata, è diventata la peggiore mai registrata nel paese. Almeno 30 nuovi casi sospetti vengono identificati ogni giorno e ammessi al Centro Ebola di Beni. A oggi, sono stati individuati 341 casi di cui 303 confermati. Dal primo agosto il virus ha ucciso 215 persone e diverse organizzazioni stanno facendo del loro meglio per impedire che si diffonda ulteriormente. A peggiorare la situazione il conflitto nell’area, che proprio ieri ha costretto all’evacuazione di un’équipe dell’Oms, dopo che la loro casa era stata danneggiata nei combattimenti. “Temiamo che la situazione possa diventare ancora più difficile da gestire, a meno che non venga significativamente rafforzata la risposta all’epidemia in quest’area” dice Chiara Montaldo, coordinatore medico di Msf a Beni. Proprio in questi giorni Msf ha aperto un nuovo Centro di transito per casi sospetti a Beni, epicentro dell’epidemia, costruito su un ex campo da calcio accanto al Centro di trattamento Ebola, ormai al limite delle proprie capacità. “Essere ammesso in un centro di trattamento durante lo stadio iniziale della malattia aumenta le possibilità di guarire” assicura Axelle Ronsse, coordinatore delle emergenze di Msf per l’intervento sull’Ebola, con riferimento alle paure di molti, riluttanti a segnalare nuovi casi o ad essere trasferiti nei centri di trattamento

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