Giornata mondiale poveri: mons. Battaglia (Cerreto Sannita), “carità come ricerca di giustizia”

“Come Chiesa ci è chiesto di ripartire dall’ascolto dei poveri quale processo di reale rinnovamento. Ci è chiesto di farci mediatori della prossimità di Dio, di prendere l’iniziativa, di fare il primo passo, non solo in termini di risposta a un bisogno, in termini di assistenza, ma vivendo la carità come ricerca di giustizia”. Lo scrive il vescovo di Cerreto Sannita-Telese-Sant’Agata de’ Goti, mons. Mimmo Battaglia, in una lettera a tutta la comunità diocesana, in occasione della seconda Giornata mondiale dei poveri. “Assieme a tutta la Chiesa sparsa sulla terra – sottolinea il vescovo – la nostra comunità diocesana è chiamata a riconoscere il grido del povero come fermento di comunione”. Il vescovo invita a una solidarietà che “possa incidere sulle politiche sociali e alimentare logiche di gratuità, di ricerca del bene comune”, perché “sia possibile la reale partecipazione degli ultimi, degli esclusi”. Sulla crisi occupazionale che ha colpito soprattutto i giovani, mons. Battaglia ha affermato che “il vostro grido sale a Dio: il lavoro che manca, la necessità di dovere spesso lasciare la nostra terra, la precarietà che vi accompagna, l’incapacità di credere in un amore che duri per sempre”. “La speranza rinasca in voi – è l’auspicio del vescovo – e nelle vostre relazioni, perché voi possiate annunciare oggi che è possibile non essere schiavi di logiche di peccato, di sopruso, della sete di profitto, della smania del potere”.

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