Tertio Millennio Film Fest: don Milani (Feds), “un’occasione per dialogare e dire che l’altro non è una minaccia ma una risorsa”

“L’altro non è una minaccia, qualcuno da abbattere, la possibilità di fare propaganda, ma una risorsa, anche se differente”. Per don Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, è questo “il messaggio politico” forte che arriva dalle pellicole protagoniste del Tertio Millennio Film Fest, il festival del dialogo interreligioso, che si svolgerà a Roma dall’11 al 15 dicembre, presso il Cinema Trevi e la Filmoteca Vaticana. Si tratta di un messaggio ancora più importante perché lanciato in un tempo in cui “si assiste ad un utilizzo strumentale delle differenze e delle distanze tra culture”.
Presentando alla stampa la 22ª edizione della rassegna cinematografica che quest’anno ha per tema “I giorni della rivolta. Guerra, rivoluzione e riscatto”, don Milani si è soffermato sul valore del cinema come “piattaforma per dialogare”. Quella del Tertio Millennio Film Fest rappresenta infatti, ha sottolineato, “una bella esperienza di dialogo con il mondo ebraico, con l’islam e con altre confessioni religiose”. “In un’epoca in cui la religione diviene spesso uno strumento di divisione, raccontiamo un’esperienza diversa”, ha aggiunto il presidente della Fondazione ente dello Spettacolo ricordando che alla rassegna partecipano il Centro Ebraico italiano Pitigliani, l’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei), la Comunità Religiosa Islamica Italiana (Coreis), l’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia (Ucoii), la Chiesa Ortodossa russa e georgiana, l’Associazione protestante “Roberto Sbaffi”.

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