Pedro Arrupe: p. Sosa (gesuiti), “ha aperto la strada al rinnovamento della vita della Compagnia”

Il “modo di procedere” attuato da padre Pedro Arrupe “ha aperto la strada al rinnovamento della vita dei gesuiti, la consacrazione e i voti, la comunità e la missione. In generale, ha agito in modo che la Compagnia, la Chiesa e la società potessero essere nutrite dalla ricchezza della tradizione ignaziana”. Lo scrive padre Arturo Sosa Abascal, preposito generale della Compagnia di Gesù, nella lettera inviata ai gesuiti per informarli dell’avvio ufficiale del processo “verso la possibile beatificazione” di padre Pedro Arrupe.
Nella lettera, padre Sosa ripercorre la vita di Arrupe – 28° superiore generale della Compagnia di Gesù – ricordandone la sua partecipazione al Concilio Vaticano II, il suo invito “a lottare contro ogni ingiustizia e incredulità”, la sua risposta “alla chiamata dei rifugiati”, l’impegno per la promozione di “riconciliazione, ecumenismo e dialogo interreligioso”.
Il preposito generale comunica poi che “siamo nelle prime fasi della causa. Una volta ricevuto il ‘nihil obstat’ della Santa Sede e il consenso dei vescovi più vicini a Roma nella Conferenza episcopale italiana, e constatata l’assenza di ostacoli da parte del Popolo di Dio, il 5 febbraio 2019, 28° anniversario della sua la morte, avrà luogo nella Basilica di San Giovanni in Laterano la sessione che apre formalmente la causa”.
Padre Sosa invita ad “inviare al postulatore generale qualsiasi informazione riguardante la vita, la morte o il periodo successivo alla morte di padre Arrupe”. E annuncia la pubblicazione di un nuovo sito web su padre Arrupe.
“Sono convinto che la persona di padre Pedro Arrupe, in questo tempo di grazia mentre ci dirigiamo verso una desiderata beatificazione, ispirerà nei gesuiti e in coloro con i quali collaboriamo in missione un più grande desiderio di unione e di rinnovamento spirituale, spingendoci – conclude padre Sosa – a maggiori collaborazione nella riconciliazione di tutte le cose in Cristo, guidandoci ‘sotto il Romano Pontefice’, ovunque lo Spirito conduca”.

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