I titoli e il tg politico della Dire. Anche su www.dire.it e www.agensir.it.
Genova, passa il decreto ma è scontro al Senato
Via libera al decreto emergenze in un clima di scontro al Senato. A tre mesi dal crollo del ponte Morandi, Palazzo Madama licenzia il provvedimento con 167 voti favorevoli, 49 contrari e 53 astensioni. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli, presente in aula, ha alzato il pugno in segno di vittoria. Un gesto che è stato interpretato dalle opposizioni come una mancanza di rispetto all’aula e nei confronti dei 43 morti di Genova. La calma è tornata quando la presidente Casellati ha fatto rispettare un minuto di silenzio.
Napoli. Per Salvini selfie con sostenitori in piazza
Tensione in maggioranza sullo smaltimento dei rifiuti in Campania. I due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini illustrano linee contrapposte. Per Salvini, in visita a Napoli, bisogna implementare un termovalorizzatore in ogni provincia. “Se produci rifiuti, li devi smaltire”, è il principio illustrato da Salvini. Per Di Maio invece gli inceneritori non c’entrano una ‘beneamata ceppa’ e tra l’altro non sono nel contratto di Governo. Contrario anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa: “Non possiamo permetterci di bruciare risorse economiche, e anche posti di lavoro, creando danni ambientali e alla salute”.
Manovra, Conte all’Europa: no all’infrazione
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiede alla Commissione europea di non avviare la procedura d’infrazione per l’Italia sulla manovra economica. Conte, in visita a Dubai, dove ha incontrato una delegazione di imprenditori italiani ha ricordato le misure a favore delle imprese nel decreto fiscale e nella legge di bilancio. “Stiamo studiando – ha detto – altre misure per abbreviare i termini di pagamento da parte della pubblica amministrazione”.
Pernigotti. Di Maio: in arrivo legge per Made in Italy
La Pernigotti conferma la chiusura dello stabilimento di Novi Ligure e il governo convoca la proprietà turca. Oggi incontro al Mise con il presidio dei lavoratori che distribuiscono cioccolatini e chiedono di tutelare i 100 posti di lavoro. Di Maio annuncia che entro l’anno sarà approvata una legge che colleghi i marchi al territorio. E assicura che il tavolo continuerà a Palazzo Chigi, perché sarà lo stesso premier Giuseppe Conte a convocare l’azienda.