Scommesse on line illegali: mons. D’Urso (Consulta antiusura), “gli arresti confermano il nostro grido di allarme”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Questi arresti confermano quanto la Consulta nazionale antiusura e le Fondazioni antiusura vanno segnalando. Ancora una volta, quindi, preghiamo perché questo grido di allarma, che eleviamo dal 1998, possa essere ascoltato dalle forze politiche, che in questo tempo si stanno palleggiando le responsabilità: alcune regioni e alcuni comuni avevano emanato norme per regolamentare il gioco d’azzardo, ma adesso stanno alla finestra, aspettando che ci sia una normativa di carattere nazionale. Eppure, mentre a Roma si chiacchiera, le vittime dell’azzardo e dell’usura si moltiplicano”. È il commento al Sir di mons. Alberto D’Urso, presidente della Consulta nazionale antiusura, alla spartizione e al controllo da parte delle mafie del mercato della raccolta illecita delle scommesse on line, fatti che sono emersi al termine di tre diverse indagini delle procure di Bari, Reggio Calabria e Catania, coordinate dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo che hanno portato all’arresto di 68 persone e al sequestro di beni in Italia e all’estero per oltre un miliardo. Il volume delle giocate, riguardanti eventi sportivi e non, scoperto dagli investigatori di Guardia di Finanza, Polizia e Carabinieri, è superiore ai 4,5 miliardi. I destinatari dei provvedimenti cautelari sono tutti importanti esponenti della criminalità organizzata pugliese, reggina e catanese, oltre a diversi imprenditori e prestanome.
“Cadono i governi, ne nascono di nuovi, ma i problemi non solo restano, si dilatano – denuncia mons. D’Urso -: infatti, abbiamo quest’anno un’incidenza di azzardo superiore a quella del 2017, con un aumento delle vittime. Intanto, si cercano giustificazioni per accogliere le lamentele dell agenzie di scommesse che non si arrendono: ma i soldi guadagnati sulla pelle delle vittime sono maledetti”. Anche “il lavoro dei volontari delle Fondazioni antiusura viene bloccato dall’indifferenza del mondo politica e dalle falsità che vengono dalla politica che finge di interessarsi del problema, ma non lo fa nella concretezza. Il nostro volontariato è nato per supplire un’assenza in questo campo da parte delle istituzioni”.
“Le scommesse on line – evidenzia il presidente della Consulta nazionale antiusura – sono un nuovo modo di giocare d’azzardo, che propone forme sempre nuove. Ci sono persone, che, con questa crisi, vanno a tentare, dunque, la fortuna anche on line. In comune con le altre forme di gioco ci sono l’emarginazione, lo stato di bisogno, la vergogna”.
Facendo riferimento ai risultati delle indagini mons. D’Urso ricorda: “Tra le famiglie malavitose coinvolte ci sono tante purtroppo a noi note e con le quali abbiamo dei processi in corso, a difesa delle vittime”. “Vogliamo invitare le istituzioni a dare uno squardo a quanto le forze di Polizia mettono in evidenza sul territorio pugliese e nazionale: ci sono tanti segnali che danno indicazioni precise alla politica perché faccia leggi giuste”, conclude.

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