Manovra: lettera di Tria alla Commissione Ue, “rapporto debito/Pil al 126% nel 2021”

“La discesa del rapporto debito/Pil” sarà di “1,7 punti nel 2019, 1,9 nel 2020 e 1,4 nel 2021”. In sostanza, “il rapporto scenderebbe dal 131,2 per cento del 2017 al 126,0 nel 2021”. È la previsione confermata dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, nella lettera di accompagnamento alla versione rivista del Documento programmatico di bilancio (Dpb) inviata alla Commissione Ue nella serata di ieri. “La manovra – evidenza il ministro – si qualifica per un incremento delle risorse dedicate agli investimenti pubblici, che nell’arco del triennio permetteranno di recuperare in parte la caduta registrata durante la crisi. L’incremento delle risorse si accompagna a interventi di semplificazione amministrativa, che consentiranno di velocizzare la realizzazione degli investimenti, e alla realizzazione di una piattaforma centralizzata che fornirà servizi di progettazione avanzati alle amministrazioni pubbliche che abbiano esigenza di realizzare programmi di investimento”. Secondo le stime del Governo, “grazie all’espansione fiscale, alle riforme introdotte, al rilancio degli investimenti, e alla riduzione del carico fiscale sulle piccole imprese, la manovra consentirà di conseguire un tasso di crescita superiore a quello tendenziale e di recuperare parzialmente il divario rispetto agli altri Paesi europei”. Per questo “il Governo resta fiducioso sulle possibilità di conseguire gli obiettivi di crescita contenuti nel quadro programmatico del documento di programmazione”.
Tria segnala poi che “sul bilancio programmatico gravano per il prossimo triennio spese di natura eccezionale pari a circa lo 0,2 per cento del Pil” legate agli “eventi alluvionali di particolare gravità hanno colpito il Paese con un costo pesantissimo in termini di vittime e di danni ingenti” che richiedono “un piano straordinario di interventi tesi a contrastare il dissesto idrogeologico e, per il solo 2019, anche a misure eccezionali volte alla messa in sicurezza della rete di collegamenti italiana”. A ciò si aggiunge “un programma di manutenzione straordinaria” della rete viaria, la cui urgenza è stata messa in evidenza dal crollo del ponte Morandi a Genova. “La nuova Legge di bilancio – spiega il ministro – dedica 1 miliardo di euro per il 2019 specificatamente alla messa in sicurezza e manutenzione di infrastrutture della rete stradale quali viadotti, ponti, gallerie”. “In relazione a queste spese eccezionali per contrastare il dissesto idrogeologico e per la manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti, il Governo chiede l’applicazione della flessibilità per eventi eccezionali”.

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