Libano: il pellegrinaggio della Roaco, la delegazione guidata dal card. Sandri incontra al confine con la Siria il card. Zenari

La delegazione della Roaco, guidata dal card. Leonardo Sandri, in pellegrinaggio in Libano, ha incontrato a pochi chilometri dal confine con la Siria, a Tanayel, nella casa dei Gesuiti, il nunzio in Siria, il card. Mario Zenari, assieme ai vescovi cattolici di Siria che hanno potuto raccogliere l’invito della Roaco. Dopo la messa in rito latino, il card. Sandri ha chiesto che si avvii una “fase-due” di testimonianza, che molti vescovi offrono sulla Siria recandosi in molti Paesi occidentali: “È il tempo che, vista la maggiore stabilità, possano invitare alcuni a visitare la Siria da un lato, garantendo la vicinanza al popolo santo di Dio che ora più che mai ha bisogno di sentire anche fisicamente vicini i propri pastori”.

Altro tema toccato nell’introduzione del card. Sandri, la trasparenza nella gestione degli aiuti e dei beni della Chiesa. In una nota si segnala come si sia “ricordato che ci sia da attuare una doverosa distinzione tra beni personali e beni della Chiesa”. Ultimo punto, nel caso dell’elaborazione di una nuova Costituzione per la Siria, l’esigenza che “tutte le Chiese partecipino attivamente proponendo quanto è caro alla Dottrina sociale della Chiesa, insieme alla libertà religiosa, la sana laicità, la piena cittadinanza, la libertà di espressione e più in generale tutto quanto era già stato indicato in modo chiaro nell’esortazione apostolica post-sinodale Ecclesia in Medio Oriente”. Il card. Zenari è poi intervenuto ricordando che “secondo le statistiche dell’Onu dell’anno scorso – che ora potrebbero essere ben peggiori – esiste una ‘bomba’ pericolosissima per il popolo siriano, cioè quella della povertà. Più del 70% della popolazione vive al di sotto della soglia della povertà e molti sono in una condizione di indigenza quasi totale”.

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