Donne: Bemporad (rabbino), “nell’attuale giudaismo non ortodosso hanno conseguito piena uguaglianza”

Nella visione dell’ebraismo “l’uguaglianza uomo-donna consiste nella giustizia, nella rettifica di un torto nei confronti di chi è più debole tra noi. Uguaglianza è elevare chi è in posizione svantaggiata rispetto a noi, garantirne i diritti”. Lo afferma il rabbino Jack Bemporad, direttore del Center for Interreligious Understanding (Usa) parlando al seminario interdisciplinare “Women, Faith and Culture”, in corso alla Farnesina. “Questo – aggiunge – penso sia il fondamento biblico per il cambiamento verso l’uguaglianza”. Oggi, osserva, “nel giudaismo contemporaneo, soprattutto nel giudaismo non ortodosso, le donne hanno conseguito lo stesso status degli uomini con la possibilità di poter sedere con loro, hanno accesso al luogo comune della preghiera, insegnano nei seminari, possono ricevere un dottorato sul Talmud. Questi sviluppi portano anche all’ordinazione di donne rabbino. Risultati che non sono stati ottenuti facilmente ma hanno richiesto coraggio, determinazione, perseveranza”. Tuttavia, se “nel moderno compartimento non ortodosso la piena uguaglianza è stata conseguita”, ad avviso di Bemporad “vi sono stati degli eccessi”. Tra questi “l’immaginare Dio al femminile in un corpo femminile, secondo me una regressione verso il mondo del paganesimo”. “Nella sfera religiosa ebraica – conclude – le donne ora si stanno muovendo per diventare modelli e ottenere anche posizioni decisionali” ma attenzione “a non scimmiottare l’uomo”.

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