Un tabernacolo profanato e scritte offensive sulle facciate di due chiese. È accaduto negli ultimi giorni a Rosario, in Argentina, nel clima di tensione e polemiche che ha fatto seguito alla decisione del Consiglio comunale di autorizzare la rimozione dei crocifissi dalle aule scolastiche e dagli ospedali
Lunedì l’arcivescovo di Rosario, mons. Eduardo Eliseo Martín, in una conferenza stampa, ha dichiarato, secondo quanto riportato dall’agenzia Aica: “Pensiamo che questa ordinanza non aiuti una convivenza pacifica in questi tempi che giustamente consideriamo di crisi. Credo che, attraverso le istituzioni, siamo chiamati a contribuire a una maggior armonia tra i vari settori della società e della popolazione”. Ha aggiunto l’arcivescovo: “Pensiamo che se è stato commesso un errore, sia saggio rettificarlo, quindi sarebbe opportuno che il Consiglio possa rivedere la decisione”.
Gravi gli episodi accaduti, soprattutto quello di sabato scorso, quando il tabernacolo della chiesa di San Giuseppe Lavoratore è stato profanato da sconosciuti che hanno forzato la porta, rubato la pisside e lanciato al suolo le ostie consacrate.
Scritte offensive contro la Chiesa e la religione sono invece apparse sulle facciate delle chiese della Madonna della Merced e di San Pietro.