Anagrafe registra due mamme a Genova: don Gentili (Cei), “già bocciata dal Parlamento l’adozione da parte di due genitori dello stesso sesso”

“Più volte si è ribadito che ogni bambino ha diritto a un papà e a una mamma e questo anche da parte di una voce autorevole come il Santo Padre. Non c’è un qualcosa di legato alla Chiesa cattolica, ma una dimensione umana da aiutare a costruire”. Lo ha detto don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale familiare della Cei, intervenuto a Radio Vaticana per commentare la disposizione dei giudici del Tribunale di Genova, che hanno ordinato al Comune di iscrivere nel certificato di nascita come genitore di una bimba anche la compagna della madre. “In tutte le nazioni i diritti dei bambini sono quelli preminenti. Sono la parte più debole e, quindi, quella che va maggiormente custodita – ha aggiunto il direttore dell’Ufficio Cei -. Il nostro Parlamento, a suo tempo, si è espresso e ha stralciato la possibilità di adozione da parte del partner all’interno delle unioni civili. Questa è stata una scelta che va poi rispettata da chi porta avanti le amministrazioni locali”. Segnalando “l’interesse del minore”, don Gentili ha affermato che è quello di “crescere in una famiglia fatta di papà, mamma e figli”. “Probabilmente c’è anche tanta sofferenza e desiderio da parte di coppie omosessuali di avere un figlio ed è una sofferenza comprensibile – ha concluso don Gentili -. Ci sono, però, d’altra parte molti omosessuali rispettosi di ciò che accade: c’è necessità evidente di un uomo e di una donna per far famiglia, per avere un figlio. Di fronte a questo le persone adulte devono fermarsi”.

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