Politica: don Soddu (Caritas), “strumentalizzazione paure è pericolo più grande, si mettono in discussione principi della Costituzione”

foto SIR/Marco Calvarese

“Agitare lo spettro di invasioni, pur smentite dalle statistiche o sventolare quello dell’insicurezza, laddove una visione complessiva fatica a cogliere le radici fattuali di essa è il modo per introdurre modelli di convivenza del tutto estranei alla nostra tradizione”. Lo ha denunciato don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, per il quale questi modelli sono anche “in buona parte estranei al messaggio evangelico e rischiano di indebolire la capacità del nostro paese di costruire una comunità nazionale coesa, accogliente e solidale”. Intervenendo al convegno nazionale di Rinascita Cristiana, don Soddu ha ricordato che, “al di là di episodi della cronaca esecrabili e dolorosi, ma non generalizzabili”, è “la strumentalizzazione delle paure esistenti a costituire il pericolo più grande e a generare politiche che sembrano porre in discussione i principi di bene comune, accoglienza, di tolleranza, di solidarietà, più profondamente iscritti nel nostro modello di convivenza civile e nella nostra Costituzione, in cui è contenuto anche il Vangelo”. Secondo il direttore della Caritas, “il tema della democrazia e della partecipazione rappresenta con molta probabilità la sfida tra le più cruciali che ci vengono poste innanzi nei tempi non facili che stiamo vivendo”. Una sfida, ha concluso, che chiama in causa tutti, sia “come cristiani, preoccupati di testimoniare il Vangelo con la nostra vita” sia “come cittadini, impegnati nella costruzione di un bene comune condiviso in cui la centralità della persona umana sia riconosciuta e garantita”.

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