Papa Francesco: alla Chiesa greco-cattolica slovacca, “seguite l’esempio dei martiri”. Difendere famiglia, no a “clericalismo sterile”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Seguite il luminoso esempio dei beati vescovi martiri Peter Pavol Gojdič e Vasiľ Hopko. Diffondete la bontà, la pace, la generosità e la mitezza, con profonda umiltà e semplicità, rimanendo sempre pastori secondo il cuore di Dio che è Padre, e seguendo le orme di Cristo che è venuto non per essere servito ma per servire”. È l’invito del Papa, durante l’udienza concessa ai circa 1.300 partecipanti al Pellegrinaggio della Chiesa greco-cattolica della Slovacchia, in occasione delle celebrazioni giubilari per i 200 anni dell’Eparchia di Presov. Ai “celibi” e “sposati”, il Papa ha detto: “Le famiglie dei sacerdoti vivono una missione particolare al giorno d’oggi, quando l’ideale stesso della famiglia è messo in discussione se non esplicitamente attaccato: voi offrite una testimonianza di vita sana ed esemplare…Oggi tocca alla vostra generazione dimostrare la stessa fedeltà, forse non di fronte a una persecuzione diretta e violenta, ma in presenza di difficoltà e pericoli di altro genere”. “Oggi i sacerdoti, come anche i seminaristi – ha proseguito Francesco – sono tentati da due tendenze opposte: dal secolarismo, che li porta alla mondanità, oppure da un arroccamento in modi obsoleti e addirittura non evangelici di intendere il proprio ruolo ecclesiale, modi che portano a un clericalismo sterile. Una esemplare vita religiosa, sia maschile che femminile, come anche l’appartenenza ad alcuni dei nuovi movimenti ecclesiali, fanno parte di un tessuto ecclesiale forte e sano”. Poi un appello all’Europa: “Il continente europeo, in Oriente come in Occidente, ha bisogno di riscoprire le proprie radici e la propria vocazione; e dalle radici cristiane non possono che crescere alberi solidi, che portano frutti di pieno rispetto della dignità dell’uomo, in ogni sua condizione e in ogni fase della vita”. Infine una preghiera per il Sinodo sui giovani, in corso in Vaticano fino al 28 ottobre: “La Santa Madre di Dio, alla quale guardiamo con speranza e amore di figli, difenda con la sua intercessione la Chiesa in questo tempo di prova e vegli sui lavori del Sinodo dei giovani, che abbiamo da poco iniziato”.

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