Decreto Salvini: don Soddu (Caritas), “indebolire sistema di accoglienza aggraverà difficoltà di gestione migranti, speriamo in miglioramento testo”

foto SIR/Marco Calvarese

Nel recentissimo Decreto legge in materia di immigrazione e sicurezza, “appare tra le altre cose chiaro che l’indebolimento del sistema di accoglienza diffusa non farà altro che aggravare le difficoltà della gestione dei migranti nel senso di un’accoglienza e integrazione positiva, che è l’unica strada per non ritrovarci tra pochi anni con una generazione di ‘senza diritti e senza speranza’”. Ne è convinto don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, che aprendo la seconda giornata del convegno nazionale di Rinascita Cristiana, ha auspicato che il testo del decreto possa essere “migliorato così che sia salvaguardata quella grande conquista che è stata fatta attraverso il sistema dello Sprar”. “Viviamo in un tempo segnato da una profonda segmentazione, dal dilagare del sospetto e della paura, dalla facile ricerca di capri espiatori”, ha lamentato il direttore della Caritas evidenziando che oggi “la politica sembra aver cambiato radicalmente direzione” tanto che “i principi che solo pochi anni fa non ci si sarebbe nemmeno sognati di porre in discussione vengono considerati quasi come degli inutili orpelli”.

“La chiusura e il disinteresse per chi è lontano”, è la denuncia di don Soddu, porta ad usare “lenti distorte” che “spingono a ridefinire in chiave di sicurezza e di dissuasione dei fenomeni migratori strumenti nobili come quelli della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale, originariamente pensati come modi per perseguire la giustizia, promuovere la dignità ‘di tutti gli uomini e di tutto l’uomo’”. Si tratta, ha concluso, di “strumenti necessari come occasioni di relazione positiva in un mondo che dentro e fuori le comunità nazionali vede sorgere muri e approfondirsi fossati”.

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