Cinema: De Lillo, “il sistema non si fida delle donne regista, non affida loro budget importanti”

“Per una donna è molto difficile fare il secondo e il terzo film. Il sistema non si fida, non affida loro budget importanti. Anche se il primo è andato bene. Nonostante l’entusiasmo iniziale, il passo ultimo tarda ad arrivare: non abbiamo mai ruoli di responsabilità, non siamo mai al vertice della piramide”. Lo ha detto la regista Antonietta De Lillo, intervenuta stamattina a Castiglione del Lago (Perugia), al secondo appuntamento di “Immagini e parole: aperitivo in piazza”, il ciclo di incontri organizzato nell’ambito di “Castiglione Cinema 2018 – RdC Incontra”, la manifestazione della Fondazione Ente dello Spettacolo per celebrare i 90 anni della Rivista del Cinematografo. “Non ci sono più le grandi registe, non perché ci sia una politica contro il genere femminile, ma perché la politica ha, di fatto, contratto tutto – ha aggiunto De Lillo -. Prima era più semplice ottenere le cose. All’interno dei gruppi, ciò che è diverso risulta penalizzato. La nostra storia è più giovane rispetto a quella degli uomini. Ai vertici dovrebbe esserci una rappresentanza più omogenea rispetto alla società”. È intervenuto anche Pedro Armocida, direttore Pesaro Film Festival, che ha evidenziato come “nel 2015 vi è stata una percentuale bassissima di film realizzati da donne in Europa (solo il 21%) e sono stati per lo più di film a basso budget che necessitano di un numero maggiore di piccoli finanziatori”. “Il dato che emerge riguarda una presunta scarsa ‘credibilità’ delle donne registe che hanno più difficoltà a trovare i finanziamenti per realizzare i loro film”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy