Carta di Assisi: Giulietti (Fnsi), “sia strumento non solo per giornalisti, ma per chiunque operi nella comunicazione”

Si è aperto, stamani, con il ricordo dei giornalisti turchi condannati all’ergastolo in Turchia il seminario “Le parole non sono pietre” sulla Carta di Assisi, manifesto del giornalismo delle buone pratiche promosso da Articolo 21 e Sacro Convento di Assisi assieme a Federazione nazionale della stampa, Usigrai, Ordine dei giornalisti e Tavola della Pace. Nella sua relazione, Beppe Giulietti, presidente della Fnsi, ha illustrato i contenuti e il senso della Carta, un’alleanza tra quanti credono nell’accoglienza e nei principi della Costituzione. “Bisogna passare da indignazione all’azione – ha sottolineato Giulietti – La Carta di Assisi sarà strumento non solo dei giornalisti ma di chiunque operi nella comunicazione”. Poi, il segretario della Fnsi Raffaele Lorusso ha ricordato i colleghi morti cercando la verità e su cui non è ancora stata fatta luce, da Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, a Andrea Rocchelli, da Jan Kuciak a Daphne Caruana Galizia. Proiettate le video-testimonianze inedite dei giornalisti arrestati e condannati in Turchia, raccolte da Antonella Napoli, inviata a Istanbul come osservatore dei processi contro la stampa. Il segretario Lorusso ha poi letto il messaggio di Corinne Vella, sorella di Daphne, e ha annunciato la presenza di una delegazione della Fnsi all’iniziativa del 16 ottobre, a Malta, nell’anniversario della morte della giornalista uccisa nel 2017 con un’autobomba.

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