Sinodo 2018: mons. Seirutti (Argentina), “i giovani cercano vicinanza e accompagnamento, non giudizio”

“Che cosa cercano i giovani del mondo? Cercano vicinanza, accompagnamento, che accettiamo le loro differenze, di non essere giudicati, chiedono una Chiesa che vada nei luoghi dove loro vivono, che si avvicini, che condivida la vita che loro stessi vivono”. Lo afferma, in un videomessaggio, mons. Ricardo Seirutti, vescovo ausiliare di Córdoba e responsabile della pastorale nazionale della gioventù. Quando si chiede ai giovani di scegliere una qualifica per Gesù, la maggioranza lo definisce “il Salvatore”, osserva mons. Seirutti, che commenta: “Abbiamo bisogno di salvatori”.
Dopo aver auspicato che “tutto questo lavoro che stiamo facendo sia molto fruttuoso, che sappia interpretare i desideri dei giovani e ciò che Gesù vuole dire loro oggi”, mons. Seirutti esorta: “Non chiudiamoci in posizioni dogmatiche e piene di pregiudizi, ma possiamo parlare ai giovani come Chiesa, con un messaggio reale, definito e vicino”. Il vescovo ha sottolineato il lavoro fatto durante l’anno scorso in Argentina, per ascoltare realmente la voce dei giovani attraverso una Consulta appositamente costituita.

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