Migranti: suor Rosita Milesi (Scalabriniane Brasile), “episodi di xenofobia ricorrenti e provocati irresponsabilmente da leader politici”

“Gli episodi di xenofobia sono diventati ricorrenti nello Stato di Roraima”. Lo denuncia al Sir, dal Brasile, nell’ambito di un più ampio servizio sulla situazione dei migranti venezuelani in America Latina, suor Rosita Milesi, direttrice della Congregazione scalabriniana in Brasile e dell’Istituto migrazioni e diritti umani. Spiega la religiosa: “In particolare, in fatti avvenuti nella città di Pacaraima, hanno raggiunto una popolazione che si trovava nella regione, in una grave situazione di vulnerabilità, oltre a provocare il ritorno forzato di innumerevoli cittadini venezuelani, che sono venuti in Brasile sfuggendo agli effetti della crisi umanitaria, economica e alimentare del Venezuela.Gli episodi di xenofobia sono diventati frequenti nello Stato di Roraima e non dovrebbero essere intesi semplicemente come una reazione ‘naturale’ della popolazione ai flussi migratori. In larga misura, queste manifestazioni discriminatorie sono state irresponsabilmente provocate dai leader locali, compresi i leader politici, per i quali la xenofobia può rappresentare un modo per distrarre la popolazione in relazione alle cause strutturali dei vari problemi che affliggono i roraimenses, strategia che è stata usata con maggiore intensità durante questo periodo di campagna elettorale”.
Spiega ancora suor Rosita: “Le organizzazioni della società civile, del mondo accademico e religiose hanno denunciato in numerose note che le autorità e i politici in diversi casi hanno agito irresponsabilmente, perorando misure populiste e incostituzionali come la chiusura della frontiera”. Anche se queste politiche non saranno attuate, le dichiarazioni “contribuiscono a diffondere sentimenti di discriminazione e a infiammare gli animi della popolazione locale”. È invece essenziale che “le autorità pubbliche si astengano dal prendere misure discriminatorie e cerchino invece di coordinarsi per promuovere l’accettazione, la protezione, la promozione e l’integrazione degli immigrati e dei richiedenti asilo venezuelani. E il Governo federale dovrebbe dare urgentemente priorità al rafforzamento dei servizi pubblici in quello Stato”.

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