Migranti: mons. Bressan (assistente Unitalsi e Focsiv), “il cristiano non può far silenzio”

“Solo un anno fa le parrocchie facevano tanto per l’accoglienza, oggi capita che quando si propone un’intenzione di preghiera per i migranti, ci si sente dire ‘lascia perdere’”. Lo ha denunciato mons. Luigi Bressan, arcivescovo emerito di Trento e assistente nazionale di Focsiv e Unitalsi, ricordando che “nel Vangelo è scritto: ‘ero forestiero e mi avete accolto’”. Per questo, “anche se i problemi dell’Africa sono complessi e non si risolvono solo accogliendo i migranti, il cristiano non può far silenzio”, ha scandito mons. Bressan, aprendo il convegno nazionale del movimento ecclesiale Rinascita Cristiana, in programma a Roma fino a domenica.
“Abbiamo bisogno di riscoprire il senso di appartenenza: come discepoli, portiamo avanti l’idea e l’immagine di una società che non ha muri all’esterno né divisioni o caste all’interno”, ha osservato padre Licio Prati, assistente nazionale di Rinascita Cristiana, sottolineando che una delle sfide del movimento è proprio comprendere “cosa significa oggi vivere la fratellanza”. “I miti e gli umili – ha ricordato padre Prati – sono nel cuore di Dio e sono i veri grandi, non ci sono cittadini di serie A e di serie B”.
Secondo Rinascita Cristiana, che quest’anno approfondirà i temi della cittadinanza globale, della democrazia e dell’ecologia integrale, serve “un’educazione alla diversità, al multiculturalismo inteso come un percorso di vivere comune, in cui trovino riconoscimento tutte le diversità religiose, sociali, economiche, politiche, culturali, di genere e orientamento sessuale in un quadro comune di diritto”.

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