Puglia: mons. D’Urso (Consulta antiusura), “favorisce le lobby dell’azzardo proposta di modifica legge regionale contro gioco patologico”

“È un provvedimento irresponsabile e immorale che favorisce le lobby dell’azzardo. L’azzardo anche legale brucia l’economia legale, la salute e la sicurezza dei cittadini”. Lo dichiara il presidente della Consulta nazionale antiusura, mons. Alberto D’Urso, a seguito della proposta di modifica della legge regionale pugliese contro il gioco patologico che proroga l’entrata in vigore della misura della distanza di 500 metri dai luoghi sensibili come scuole, luoghi di culto e impianti sportivi fino all’entrata in vigore del Testo unico in materia di prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo. “Le concessionarie delle slot machine non creano occupazione sana e prodotto interno lordo. Sono all’ordine del giorno gli episodi di violenza che si consumano nei pressi delle sale giochi o a causa della dipendenza dall’azzardo. L’azzardo crea scompensi psicologici che sfociano in atti di violenza nelle famiglie e nelle relazioni sociali. Il disagio psicologico è anche causa di licenziamenti. Nel 2017 gli italiani hanno consumato oltre 102 miliardi in azzardo. Questa non è economia che promuove lo sviluppo della persona e dell’economia del Paese. Produce, debiti, usura, suicidi e patologie”, prosegue D’Urso.
Un “appello accorato” al presidente Emiliano e ai singoli consiglieri a bocciare “all’unanimità e senza riserve” la proposta di modifica della legge regionale 43/2013 viene anche da Attilio Simeone, coordinatore nazionale del Cartello “Insieme contro l’Azzardo”. “Il cosiddetto distanziomentro è uno strumento che colpisce anche la criminalità organizzata – spiega Simeone -. Quello della Commissione sanità è un tentativo goffo e dannoso per i cittadini pugliesi che non trova altra giustificazione se non nell’ennesimo ‘regalo’ ai signori dell’azzardo”. A nome di tutte le Associazioni che fanno parte del Cartello “Insieme contro l’Azzardo”, il coordinatore nazionale chiede “maggiore rispetto per un territorio già ampiamente violentato dalla presenza dell’azzardo anche di Stato e di isolare politicamente soggetti che non perseguono il bene comune. La credibilità della politica oggi passa anche da questo. La nostra opera vigilante non verrà mai meno”.

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