Papa Francesco: ai giovani della diocesi di Viviers, “la Parola di Dio si ascolta con il cuore aperto”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Coloro che comprendono meglio la Parola di Dio sono i poveri perché non pongono nessun ostacolo a questa parola” per fare in modo che arrivi al cuore. Perché “la Parola di Dio non si ascolta solo con l’udito, o se la leggi entra negli occhi, ma si ascolta con il cuore”, ossia “con il cuore aperto”: è quanto ha detto Papa Francesco, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, rispondendo ieri a braccio in spagnolo alle domande di un gruppo di giovani della diocesi francese di Viviers, da poco rientrati da tre settimane di pellegrinaggio in un piccolo paese in Argentina, dove hanno condiviso una esperienza di fede e si sono resi utili con servizi di volontariato. Il Papa – nel dialogo la cui trascrizione è stata diffusa oggi dalla sala stampa vaticana – ha ricordato ai giovani che la preghiera “è più forte” quando si è in gruppo. Anche se ci si ritrova a pregare fisicamente da soli, bisogna “essere consapevoli che insieme a me è tutta la Chiesa, tutta la comunità”: “Questo è il modo di pregare di un cristiano”. Quanto all’esperienza di servizio vissuta, Papa Francesco sa come sia importante “aiutare i giovani a fare cose concrete, con sfide concrete”. Alla domanda quale sia il modo migliore per evangelizzare ha risposto: “Evangelizzare in cammino”. Cioè “pensare, quando ci si riunisce, a dove poter andare: all’ospedale, alla casa di riposo con gli anziani, tra i bambini” e “andare in gruppo”, per vivere insieme “la dolce e consolatoria allegria dell’evangelizzare”.

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