Meeting Rimini: Guarnieri (Fondazione), “Costruiamo insieme!”. Lettera all’indomani del viaggio in Egitto

Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli

“Il Meeting ha nella sua natura la vocazione ad allargare gli orizzonti, a lanciare ponti perché insieme con altri si possano costruire strade e percorsi. E mai possiamo bloccare l’impeto di questa natura! Dobbiamo sempre reimpararla!”: è quanto scrive Emilia Guarnieri, presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, al termine del Meeting che ha avuto luogo in Egitto, dal 22 al 24 ottobre, in collaborazione con l’istituzione culturale della Biblioteca Alessandrina e che ha visto anche l’incontro con il Grande Imam di Al Azhar, al-Tayyeb. Nei tre giorni di lavoro, afferma Guarnieri, i “tanti amici egiziani incontrati ad Alessandria e al Cairo ci hanno ripetuto che stiamo costruendo insieme percorsi di amicizia e di libertà. È una scintilla di quella stessa corresponsabilità che sempre di più vediamo accadere con tutti voi: non solo persone che collaborano, partecipano, aiutano, sostengono, danno una mano, ma persone che desiderano, non meno di noi, costruire un luogo come il Meeting. Siamo pieni di gratitudine – prosegue la presidente della Fondazione – nel vedere che il Meeting è un luogo dove quasi per una misteriosa osmosi, la positività si comunica, il desiderio di incontro e di valorizzazione reciproca prevale sulle differenze, la curiosità del conoscere vince la pigrizia e l’orgoglio, dove comincia anche a farsi intravvedere l’intuizione che politica e danaro possano servire non solo per ottenere potere, ma anche per incrementare il benessere del popolo”. Parlando della longevità del Meeting, che nel 2019 celebrerà la 40ª edizione, Guarnieri afferma che si tratta di “un favore e di una benevolenza che ci precedono. Segno di questo favore è anche la libertà che ci troviamo nel cuore di non vivere la costruzione del Meeting come la ripetizione di formule e schemi noti e rassicuranti, ma di provare sempre ad accogliere la provocazione e la proposta che ci vengono da ciò che accade intorno a noi, incontri, occasioni, suggerimenti, circostanze storiche, contingenze. Siamo infatti ben consapevoli che la prima mossa per innovare sia lasciarsi sfidare da ciò che accade”.

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