Sinodo 2018: mons. Villa Vahos (Colombia), “Chiesa chiamata a usare meglio i mezzi di comunicazione nel rivolgersi ai giovani”

La società e in particolare la gioventù, “vive un cambio d’epoca che ci sfida e ci appassiona”, nel quale i mezzi di comunicazione sono protagonisti e influenzano i diversi processi culturali, come nel caso dell’educazione. Lo afferma, attraverso il sito della Conferenza episcopale colombiana (Cec), mons. Gabriel Ángel Villa Vahos, vescovo di Ocaña, uno dei tre vescovi della delegazione della Cec che si appresta a partecipare al Sinodo. Gli altri due sono mons. Omar de Jesús Mejía Giraldo, vescovo di Florencia, e mons. José Roberto Ospina Leongómez, vescovo di Buga. Mons. Villa Vahos non nasconde le sue aspettative e la sua emozione, essendo la sua prima partecipazione a un Sinodo, e prosegue spiegando che la Chiesa è chiamata a “un uso migliore dei mezzi di comunicazione” nel rivolgersi ai giovani. Infatti, “non possiamo demonizzare questa epica, ogni tempo ha le sue potenzialità e le sue difficoltà”. Perciò questa situazione “è un’opportunità e una sfida per la Chiesa”.

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