Papa Francesco: messa apertura Sinodo, “ascoltare Dio e ascoltare la gente”. Cita Concilio e Hölderlin

(Foto Vatican Media/SIR)

“Il dono dell’ascolto sincero, orante e il più possibile privo di pregiudizi e condizioni ci permetterà di entrare in comunione con le diverse situazioni che vive il Popolo di Dio”. Ne è convinto il Papa, che nell’omelia della Messa di apertura del Sinodo sui giovani, citando le parole pronunciate durante la Veglia del Sinodo sulla famiglia, ha esortato ad “ascoltare Dio, per ascoltare con Lui il grido della gente; ascoltare la gente, per respirare con essa la volontà a cui Dio ci chiama”. “Questo atteggiamento ci difende dalla tentazione di cadere in posizioni eticistiche o elitarie, come pure dall’attrazione per ideologie astratte che non corrispondono mai alla realtà della nostra gente”, ha garantito Francesco, ponendo “questo tempo sotto la materna protezione della Vergine Maria. Che lei, donna dell’ascolto e della memoria, ci accompagni a riconoscere le tracce dello Spirito affinché con premura, tra sogni e speranze, accompagniamo e stimoliamo i nostri giovani perché non smettano di profetizzare”. “Molti di noi eravamo giovani o muovevamo i primi passi nella vita religiosa mentre terminava il Concilio Vaticano II”, ha poi detto il Papa rivolgendosi ai 267 padri sinodali: “Ai giovani di allora venne indirizzato l’ultimo messaggio dei Padri conciliari. Ciò che abbiamo ascoltato da giovani ci farà bene ripassarlo di nuovo con il cuore ricordando le parole del poeta: ‘L’uomo mantenga quello che da bambino ha promesso'”, la citazione di Hölderlin.

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