Irlanda: vescovi, una lettera pastorale sulla crisi abitativa. Una messa di ringraziamento per chi ha lavorato all’Incontro mondiale famiglie

Tempo di assemblea plenaria a Mainooth per i vescovi irlandesi, la prima dopo l’Incontro mondiale della famiglia di agosto a Dublino. I lavori sono cominciati lunedì 1° ottobre con la presentazione pubblica della lettera pastorale “Una stanza nell’albergo?” (“A room in the inn?”) che “affronta le cause della crisi abitativa e offre solidarietà con tutti coloro che vivono l’esperienza dell’essere senza casa”. È una lettera di denuncia ma anche di proposte concrete per politiche abitative che tutelino il diritto di ogni persona a un alloggio “sicuro, economicamente accessibile e adeguato alle necessità”. E parte da una constatazione: il problema abitativo è a un punto di crisi da così tanto tempo che la “coscienza nazionale può essersi assopita di fronte alla realtà scioccante”. A fine giornata ieri, 2 ottobre, i vescovi invece hanno celebrato una messa, presieduta dall’arcivescovo di Dublino Diarmuid Martin di “ringraziamento” per chi, per incarichi nelle strutture e negli uffici della Conferenza episcopale, ha lavorato per l’Incontro mondiale. “Chi è il più grande nel regno di Dio?” è stata la domanda da cui è partito l’arcivescovo per arrivare a dire che “il più grande è colui che sa pentirsi” e che nessuno, nemmeno nella Chiesa, “ha il diritto di precedenza”. “Non c’è spazio per arroganza e trionfalismo nella vita cristiana” ha detto mons. Martin, che ha parlato anche di “linguaggio di polarizzazione nella Chiesa” e della verità “che può essere detta solo nella carità”.

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