Ambiente: Focsiv e Gccm, a piedi da Roma a Katowice per chiedere a Cop24 di implementare l’accordo sul clima di Parigi

A piedi per 1500 chilometri dal Vaticano a Katowice, cuore carbonifero della Polonia, dove si riunirà (3-14 dicembre 2018) la prossima Conferenza Onu sul Clima, Cop24, per “sollecitare le Istituzioni affinché si impegnino su obiettivi più ambiziosi, al fine di contenere le emissioni di gas serra entro i 2 °C o meglio entro i 1,5°C” e per “far riflettere e sensibilizzare le persone sugli effetti dei cambiamenti climatici sul futuro della propria vita quotidiana, su quello delle popolazioni più povere e vulnerabili, dell’umanità e del Creato”. È quanto si propone il Pellegrinaggio in cammino per il clima presentato oggi a Roma per iniziativa della Focsiv–Volontari nel mondo, del Gccm-Global Catholic Climate Movement e del The Climate Pilgrimage. Nel corso dei 1.500 chilometri di cammino, i circa 20 pellegrini di diversa nazionalità, faranno tappa in 28 città italiane, tra cui Spoleto, Assisi, Ravenna, Ferrara, Padova, Pordenone e Trieste, e incontreranno studenti, parrocchie, associazioni e istituzioni locali. Due mesi di pellegrinaggio che, come ha spiegato l’economista e responsabile dell’azione politica di Focsiv, Andrea Stocchiero, “è ispirato dal messaggio dell’enciclica di Papa Francesco Laudato Si’, e vuole essere lo spunto per iniziare a riflettere sugli effetti dei cambiamenti climatici. Ma è anche una risposta alla richiesta di sostegno arrivataci da Yeb Sano, rappresentante di Pellegrini per il Clima e responsabile di Greenpeace Sudest asiatico, per coinvolgere le persone dal basso sul tema della questione climatica”. “Siamo pellegrini di pace che chiedono una risposta radicale ma pacifica – ha affermato Sano, presente in conferenza stampa –, siamo contro l’avarizia, l’apatia e l’arroganza e potremo riuscire nel nostro intento agendo come una sola famiglia. Crediamo che l’incontro di Katowice possa servire a trovare una soluzione ai cambiamenti climatici per questo ci attendiamo che i leader mondiali, di concerto con la società civile, migliorino l’accordo di Parigi”. “I mutamenti climatici – ha sottolineato l’attivista filippino – sono connessi alla giustizia per questo richiedono un risveglio globale delle persone. Ed è quello che cercheremo di fare nei due mesi di cammino da Roma in Polonia”. Un concetto ripreso anche da Tomas Insua, direttore esecutivo del Global Catholic Climate Moviment, per il quale “imperativo etico dell’incontro di Katowice sarà implementare l’accordo di Parigi. Il grande problema di oggi – ha ribadito – è l’uso dei combustibili fossili che producono energia sporca”. Dopo aver toccato l’Italia i pellegrini attraverseranno Slovenia, Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca fino ad arrivare in Polonia. A Katowice la speranza è quella di essere ricevuti dai membri di Cop24. “Dobbiamo far sentire ai rappresentanti politici del Cop24 il fiato sul collo dei giovani che sono le prime vittime del disastro ambientale – ha detto don Francesco Pesce, incaricato dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale di Roma -. I pellegrini sanno qual è la loro meta, chiedere ai governanti parole che salvano e non che dividono, riconciliazione e non divisione”. La crisi climatica intesa come crisi dello spirito e della giustizia, per questo, “c’è bisogno anche della preghiera per stimolare un risveglio spirituale globale”. I pellegrini partiranno domani 4 ottobre da piazza san Pietro a Roma. Fino al 4 novembre cammineranno in territorio italiano, con tappa finale a Trieste, prima di entrare a Divaca, in Slovenia.

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