Papa Francesco: Angelus, “vicinanza” alla comunità ebraica di Pittsburgh per “terribile attentato” alla Sinagoga

“Esprimo la mia vicinanza alla città di Pittsburgh, negli Stati Uniti d’America, e in particolare alla comunità ebraica, colpita ieri da un terribile attentato nella sinagoga”. Sono le parole pronunciate dal Papa al termine della recita dell’Angelus. “L’Altissimo accolga i defunti nella sua pace, conforti le loro famiglie e sostenga i feriti”, ha proseguito Francesco, secondo il quale “tutti, in realtà, siamo feriti da questo disumano atto di violenza. Il Signore ci aiuti a spegnere i focolai di odio che si sviluppano nelle nostre società, rafforzando il senso di umanità, il rispetto della vita, i valori morali e civili, e il santo timore di Dio, che è Amore e Padre di tutti”. “Ieri, a Morales, in Guatemala, sono stati proclamati Beati José Tullio Maruzzo, religioso dei Frati Minori, e Luis Obdulio Arroyo Navarro, uccisi in odio alla fede nel secolo scorso, durante la persecuzione contro la Chiesa, impegnata a promuovere la giustizia e la pace”, ha proseguito il Papa: “Lodiamo il Signore e affidiamo alla loro intercessione la Chiesa guatemalteca, e tutti i fratelli e le sorelle che purtroppo ancora oggi, in varie parti del mondo, sono perseguitati perché testimoni del Vangelo”. Tra i fedeli presenti, nonostante le forti piogge che si sono abbattute su Roma, Francesco ha salutato in particolare “i volontari del Santuario San Giovanni XXIII di Sotto il Monte, a 60 anni dall’elezione dell’amato Papa bergamasco” e i ministranti e i ragazzi dell’Azione Cattolica della diocesi di Padova. Infine, “un grato pensiero al popolo peruviano e alla comunità peruviana di Roma”, nel giorno in cui si celebra la festa del Señor de los Milagros, “molto sentita a Lima e in tutto il Perù”, e alla comunità venezuelana in Italia, “qui radunata con l’immagine di Nostra Signora di Chiquinquirá, la Chinita”.

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