Guatemala: oggi la beatificazione del missionario martire vicentino Tullio Maruzzo e del laico Luis Obdulio Arroyo

Grande giornata per la Chiesa del Guatemala (ma anche, in Italia, per la Chiesa di Vicenza), per la beatificazione di padre Tullio Maruzzo, missionario francescano originario, appunto, della diocesi di Vicenza, e del laico Luis Obdulio Arroyo Navarro, assassinati il 1° luglio 1981 e riconosciuti come martiri. Il rito di beatificazione avrà luogo oggi a Morales, nel vicariato apostolico di Izabal, e sarà presieduto dal card. Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle cause dei santi.
Contattato dal Sir, il vicario apostolico di Izabal, mons. Domingo Buezo Leiva, esprime la sua gioia: “In mezzo ai tanti problemi del nostro Paese, questo sarà un giorno di festa. Il rito sarà concelebrato da quasi tutti i vescovi guatemaltechi, altri confratelli arriveranno dal Salvador, dall’Honduras, da Panama. Ci sarà il vicario generale della diocesi di Vicenza, assieme a una delegazione dalla terra di padre Maruzzo. E poi speriamo ci siano tantissimi sacerdoti”. Mons. Buezo tratteggia la figura dei due beati martiri, iniziando proprio dal missionario Tullio Maruzzo, frate minore francescano, nato a Lapio, frazione di Arcugnano, il 23 luglio 1929, col nome di Marcello. “Padre Tullio – afferma il vicario apostolico di Izabal – giunse in Guatemala nel 1960 e si dedicò con tutto se stesso alla missione, accompagnando la gente, fu molto vicino al popolo e in particolare ai poveri. Si attivò per la promozione umana dei campesinos, impegnandosi perché ciascuno potesse avere la sua piccola parte di terra da coltivare. Ma questa sua attività andò contro gli interessi dei grandi proprietari, in anni molto duri e difficili per il Guatemala e di persecuzione contro la Chiesa. Padre Tullio fu accusato di essere un comunista, un guerrigliero. In realtà mai incitò alla violenza, fu uomo di profonda preghiera e apparve da subito chiaro che si fosse trattato di un martirio”.

Padre Tullio, nella sua attività, veniva aiutato da un laico guatemalteco, Luis Obdulio Arroyo Navarro. “Aiutava i sacerdoti della missione nelle loro attività. E per questo ricevette minacce. La sua famiglia voleva che lasciasse quel servizio, ma lui disse che preferiva che, se doveva succedergli qualcosa, ciò accadesse mentre svolgeva un servizio per la Chiesa”. Padre Maruzzo e Luis Arroyo furono assassinati, mentre erano in auto, di ritorno da una visita a una fattoria, dove si erano incontrati dei Cursillos de Cristianidad.

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