Diocesi: Ales-Terralba, alleanza tra comuni, imprenditori, sindacati e forze sociali per “favorire l’occupazione giovanile”

Un’assemblea per dialogare e individuare idee e proposte in grado di rilanciare il territorio. L’ha convocata la diocesi di Ales-Terralba e si è svolta ieri pomeriggio. Durante l’incontro è stata auspicata “un’alleanza tra comuni, imprenditori, sindacati, forze sociali”. “Meta difficile, ma non impossibile da raggiungere: non mancano le ricchezze materiali e immateriali, il patrimonio culturale e ambientale, le capacità imprenditoriali, mentre la carenza principale sono le infrastrutture, strade, trasporti, energia”, si legge in una nota della diocesi. Gli obiettivi sono stati indicati dal vescovo, mons. Roberto Carboni: “Favorire l’occupazione giovanile, azioni di contrasto effettivo della povertà, attenzione verso le fragilità sociali, crisi demografica, rispetto della natura e dell’ambiente”. All’appello della Chiesa di Ales-Terralba, lanciato attraverso la Caritas e la Pastorale sociale del lavoro dirette da don Angelo Pittau, hanno risposto molti sindaci e amministratori locali, i sindacati confederali, qualche imprenditore, oltre cento persone pronte a dare continuità alla collaborazione. “Anche se piccolo – dice Lino Zedda, sindaco di Baradili dallo scorso luglio presidente dell’Unione dei Comuni dell’Alta Marmilla – non partiamo da zero. Il territorio è vivo, tenta di reagire alla crisi, molte amministrazioni locali non si rassegnano. Dobbiamo creare le condizioni per avvicinare la Marmilla al ‘mondo’: trasporti, viabilità, migliorare il sistema socio-sanitario-assistenziale, che penalizza gli anziani, potenziare il sistema scolastico. Il progetto Snai, contro lo spopolamento, ha coinvolto 600 persone, ne aspettiamo il varo e la realizzazione”. Dal sindaco di San Gavino, Carlo Tomasi, l’appello a “dare la terra anche ai giovani”. Il primo cittadino ha annunciato la fine dell’iter burocratico per il nuovo ospedale e “l’apertura, tra non molto, del cantiere vero e proprio che concluderà la struttura sanitaria in 26 mesi”.

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