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Sinodo 2018: card. Bassetti, “basta stereotipi, occorre prendersi cura dei giovani”

“Ci troviamo a vivere un drammatico paradosso in cui si parla molto dei giovani ma lo si fa con sconcertante superficialità. Siamo circondati da una narrazione stereotipata”. Lo scrive il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, nella sua lettera per il numero di novembre di “Vita pastorale”, anticipato al Sir. La convinzione del porporato è che “i tempi sociali nel nostro Paese non siano al passo con i nostri giovani”. La conseguenza indicata dal card. Bassetti è che “i nostri ragazzi vivono una doppia povertà”. “Da un lato, ci troviamo di fronte a una povertà esistenziale; dall’altro, ci scontriamo con una povertà sociale, che significa convivere con una povertà economica umiliante”. Indicando la “centralità del Sinodo”, per il cardinale consiste nella risposta alla “effimera leggerezza con cui ci si riferisce alle giovani generazioni”, cioè nella “preoccupazione sapiente di una Chiesa che è un’autentica madre dei suoi figli”. Citando l’“I care” di don Milani, il presidente della Cei sostiene che “questi giovani ci stanno a cuore”. “Per questo dobbiamo dire con forza: il tuo futuro, caro ragazzo, mi sta a cuore. E mi sta a cuore così tanto che mi impegno forte per te. Mi impegno a farti crescere nella fede e nell’amore; ad aiutarti a diventare uomo o donna; a pensare una formazione adeguata ai tuoi interessi. E mi impegno a riconoscere un’etica del lavoro che difenda la tua dignità come persona umana”.

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