Papa Francesco: incontro con anziani e giovani, “sognare sfacciatamente, senza vergogna. Come ‘nel blu, dipinto di blu'” di Modugno

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Incomincia a sognare. Sogna tutto”. È l’invito del Papa all’Augustinianum (Roma), che ai giovani ha citato la “bella canzone” di Domenico Modugno: “Sognare ‘nel blu, dipinto di blu, felice di stare lassù’. Sognare sfacciatamente, senza vergogna. Sognare è la parola”. “E difendere i sogni come si difendono i figli”, ha proseguito: “Questo è difficile da capire ma è facile da sentire. Quando tu hai un sogno e non sai come dirlo, ma lo custodisci e lo difendi perché l’abitudine quotidiana non te lo tolga. Aprirsi ai sogni, che non conoscono le chiusure”. “Sognare e prendere i sogni dagli anziani. Portare gli anziani e i loro sogni”, il segreto del rapporto intergenerazionale: “Portare addosso questi anziani, i loro sogni. Non ascoltarli, registrarli e andiamo a divertirci. No, portare addosso. Il sogno che riceviamo dagli anziani è un peso, una responsabilità, dobbiamo portarli avanti”. Poi Francesco ha citato “un’icona che viene da Bose, che si chiama la santa comunione: un monaco giovane che porta avanti un anziano, i sogni di un anziano. E non è facile, fa fatica. Ma in questa immaginetta tanto bella si vede un giovane che è stato capace di prendere su di sé i sogni degli anziani e li porta avanti, per farli fruttificare. E questo ti cambia il cuore, ti fa crescere, ti fa maturare, e la maturazione è propria di un anziano”. “Nei sogni gli anziani ti diranno cosa hanno fatto nella vita, ti racconteranno gli sbagli, i fallimenti, i successi”: “Prendi tutta quella esperienza di vita e vai avanti. Prendi su di te i sogni degli anziani e portali avanti: questo ti farà maturare”, la consegna ai giovani.

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