Diocesi: mons. Turazzi (San Marino-Montefeltro), “per i cristiani del terzo millennio tornare alle radici della fede”

“È indispensabile per i cristiani del terzo millennio tornare alle radici della fede e dare solidità ad essa”. Lo scrive mons. Andrea Turazzi, vescovo di San Marino-Montefeltro, nella lettera di presentazione del programma per il nuovo anno pastorale. L’auspicio del presule è quello di “salire insieme al sepolcro, dove era deposto Gesù, per rivivere lo stupore e la gioia delle donne e dei primi discepoli nell’apprendere che Gesù è risorto”. “Vorrei stringere forte la mano di chi è in cammino ma esita perché si trova in un momento di buio, di chi non ha speranza e in cuor suo ha già detto ‘basta!’ – aggiunge il vescovo -. Ci sono momenti della vita nei quali non si vedono alternative. C’è chi sulla soglia del sepolcro ha già dovuto affacciarsi e vi ritorna piangendo. Ma, proprio lì, il dono inatteso. Dall’oscurità alla luce”. Secondo il vescovo, è necessario “rituffarci nel kerygma, parola probabilmente poco familiare a tanti cristiani: significa ‘annuncio’, il ‘primo annuncio’”. È per questo motivo che il programma pastorale “invita all’audacia (parresìa) nell’accostare persone e situazioni a corto di speranza”. Indicando gli obiettivi di quest’anno, il vescovo evidenzia quelli di “sostenere e rilanciare i Consigli pastorali parrocchiali facendoli ‘lavorare’ su contenuti e mete comuni ispirate alla lettura e allo spirito del programma pastorale diocesano; avere a cuore la catechesi per gli adulti e con gli adulti; accompagnare con una cura particolare e un coinvolgimento responsabile i genitori dei bambini e dei ragazzi dell’iniziazione cristiana, soprattutto dei battezzandi”.

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